Il Blower Door test è la prova principale per verificare la corretta esecuzione ossia la tenuta all’aria di una casa passiva (o di una casa in classe A, B, Gold di CasaClima)
Si tratta di creare una depressione (o una sovrappressione) forzata nell’edificio da testare attraverso uno strumento composto da:
- ventilatore,
- telo impermeabile all’aria
- acquisitore di pressione
- sistema di registrazione
Gli edifici passivi devono rispettare dei requisiti minimi (il valore di ricambi orari a 50 Pa di differenza di pressione deve essere minore di 0,6 se rapportato al volume dell’edificio)
Tutti i progettisti di case passive sono ormai abituati a progettare lo strato di tenuta all’aria per garantire che i valori risultino minori del fatidico 0,6.
Blower Door Test cosa costituisce uno strato di tenuta all’aria?
Può essere un telo (ad esempio negli edifici in legno sia con tecnologia a telaio che con tecnologia Xlam), un freno al vapore, un rinzaffo continuo (nel caso di pareti in muratura). I requisiti essenziali sono:
- essere sul lato caldo dell’isolante
- essere continuo e non interrotto dal passaggio di impianti
- se interrotto la continuità deve essere ripristinata.
Blower Door Test i casi pratici
Recentemente mi è capitato di realizzare un blower door test in un edificio di forma compatta realizzato in XLAM. L’edificio non presentava lo strato di tenuta all’aria se non per il fatto che l’X-lam è a 3 strati incollato sui 4 lati. E la seconda volta che la parete realizzata con l’Xlam a 3 strati incollato su tutti i lati ha dato dei buoni risultati di tenuta all’aria.
In entrambi i casi i passaggi impiantistici sono stati limitati a pochi punti adeguatamente sigillati.
Conclusioni
Il Blower Door Test condotto in edifici di recente costruzione realizzati in Xlam presentano buone caratteristiche di tenuta all’aria durante la fase di costruzione e al momento del Blower Door Test finale per la certificazione. Sarebbe interessante ripetere il test di tenuta all’aria dopo alcuni mesi dall’entrata in servizio dell’edificio per capire se questi valori si sono mantenuti inalterati.
Il presente articolo è stato pubblicato dall’Ing. Marco Boscolo sul sito www.Centro-fea.it
(sito è attualmente dismesso), in memoria a Marco riproponiamo l’articolo in questo sito